A differenza di molte altre banche private svizzere o gestori patrimoniali svizzeri, la ticinese PKB Private Bank ha trovato un modello di attività che le consente di servire i clienti in Italia conformemente alle regole.
La PKB Privatbank, con sede a Lugano, si chiama ora PKB Private Bank, come ha annunciato giovedì l'istituto. Il cambio di nome va di pari passo con un recente riposizionamento quale istituto svizzero di gestione patrimoniale.
L'attenzione principale è rivolta al mercato svizzero, come si è ulteriormente appreso. La Banca sta inoltre investendo in una nuova traiettoria di crescita, perseguendo al contempo una strategia opportunistica per attingere ai mercati internazionali.
Clienti italiani del tutto conformi
(foto: CL)
In concreto, ciò significa che il Gruppo PKB, con le sue due banche PKB a Lugano e, dal 1980, la Cassa Lombarda (foto in alto) a Milano, ha sviluppato un modello di business che offre servizi di investimento a clienti fiscalmente residenti in Italia, nel pieno rispetto delle normative regolamentari e fiscali applicabili.
Si tratta di un importante vantaggio competitivo rispetto ad altre banche private svizzere, alle quali viene negato l'accesso al mercato senza una succursale in Italia o nell'UE. Ciò consentirà a PKB di assicurarsi un segmento di mercato (clienti italiani) molto attraente, soprattutto dopo la pandemia e le prospettive economiche cupe nell'UE, e che si addice molto bene al settore bancario svizzero.
Quattro pilastri strategici
(foto: PKB)
Oltre ai clienti svizzeri, l'azienda gestisce anche un'alta percentuale di clientela latino-americana, servita attraverso la filiale di Panama. «Con le soluzioni di investimento alternative recentemente aggiunte alla nostra gamma di prodotti, abbiamo ampliato significativamente la nostra offerta di gestione patrimoniale», ha dichiarato Luca Venturini, CEO di PKB (foto in alto).
Sono quattro i pilastri strategici che sostengono le ambizioni di crescita della banca: rafforzare il servizio clienti attraverso prestazioni migliori e personalizzate, ampliare la gamma di prodotti e soluzioni, ulteriori investimenti in tecnologia come pure in collaboratori, cosa che - ha continuato Venturini - dovrebbe portare a un miglioramento della redditività.
Alla sesta generazione
La PKB Private Bank risale al 1958 ed è stata fondata dalla famiglia Trabaldo Togna, la cui attività (in passato come azienda tessile piemontese) risale al 19° secolo e ancora oggi – alla sesta generazione - controlla il gruppo.
La PKB impiega oltre 200 persone in dieci sedi (tra cui Lugano, Bellinzona, Zurigo, Ginevra e Panama, nonché tramite Cassa Lombarda a Milano, Roma, Bergamo, Como e Busto Arsizio) e attualmente gestisce in tutto il Gruppo patrimoni di clienti per CHF 13 miliardi.
Entrate eccellenti
L'istituto si è già fatto un nome l'anno scorso con afflussi di personale ben noti. Tra questi, l'ex private banker di UBS René Meyer specializzato in clienti latinoamericani, l'ex dirigente di Credit Suisse Monica Malnati che ora è a capo del dipartimento di risorse umane del Gruppo, Raimondo Morandi che è passato da CS a PKB direttamente con un intero team per la clientela italiana e, ultimo ma non per importanza, Stefano Veri specialista EAM di lunga data presso UBS, che è entrato a far parte del Consiglio di amministrazione di PKB.
Dopo che la banca era stata rimproverata dalla Finma nella vicenda di corruzione che coinvolgeva la compagnia petrolifera brasiliana Petrobras e il gruppo di costruzioni Odebrecht, e aveva dovuto subire anche un'incursione nella sede milanese di Cassa Lombarda per favoreggiamento di frode fiscale e riciclaggio di denaro, ora sembra aver definitivamente aperto un nuovo capitolo nella sua storia aziendale.